“In presenza del mare” e la gelosia per il passato del partner

“In presenza del mare” e la gelosia per il passato del partner

Nel mio romanzo “In presenza del mare” Fabrizio, uno dei personaggi principali, è afflitto dalla cosiddetta sindrome di Rebecca.

Ma cos’è questa sindrome e perché si chiama così?

È una forma patologica di gelosia che in certi casi può crescere a dismisura fino a rendere impossibile l’equilibrio di una coppia. Il suo nome deriva da un film di Alfred Hitchcock del 1940 intitolato Rebecca – La prima moglie, a sua volta ispirato all’omonimo romanzo di Daphne du Maurier,  che quando uscì vinse due Premi Oscar, tra cui quello per il miglior film.

Scena dal film Rebecca – La prima moglie

 

Questa sindrome si manifesta quando uno dei due nella coppia soffre di una forma di gelosia rivolta non al presente ma al passato dell’altro, che può crescere fino al punto di diventare una vera e propria ossessione e che nelle donne si concentra in genere sul passato affettivo del loro compagno. Soffrono all’idea che altre prima di loro abbiano goduto di esperienze romantiche con lui e temono non essere viste dal loro uomo come le “migliori”. Gli uomini, invece, sono gelosi del passato sessuale della loro compagna e tribolano all’idea di non essere stati i “primi” e di non poter in tal modo vantare un completo possesso su di lei.

La sindrome di Rebecca diventa a questo punto per entrambi i sessi una sorta di trappola psicologica in cui cade chi ne soffre perché, preso dall’ossessione di indagare sul passato del partner, non riesce a vivere serenamente il presente. Anzi, diventa in molti casi addirittura arrabbiato e aggressivo nei confronti dell’altro il quale finisce, a sua volta, col vivere male la loro vita di coppia.

Nel caso di Fabrizio, il personaggio in questione, l’ossessione si manifesta appunto in un continuo, ansioso desiderio di scavare nel passato sessuale di Laura, la sua compagna, che si concretizza nel farle delle domande le cui risposte lo faranno ancor più penare, acuendo così il suo senso di frustrazione. Fabrizio sta quindi male sia nel dover ammettere che il suo bisogno di possesso totale di Laura è impossibile da realizzare e, vittima di una certa mancanza di autostima, sia per il timore che lei abbia goduto di più alcuni rapporti sessuali avuti con altri piuttosto che quelli che sta avendo con lui.   

Ma a questo proposito, sentiamo direttamente cosa prova Fabrizio quando lui e Laura fanno l’amore per la prima volta:

«Sei mia!» gridò in quellattimo Fabrizio, stringendola ancor di più a sé, provando un sentimento di possesso mai sperimentato fino ad allora, totalizzante, inquietante, già incline alla gelosia. Una gioia immensa, ma sfiorata da un presagio di incombente dolore.

E Laura?

Leggendo il romanzo si saprà come lei reagirà alla situazione e di conseguenza si capirà quali esiti avrà nel tempo il loro rapporto di coppia.

 

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