Il tema del ruolo della donna in “Un destino su misura”

Il tema del ruolo della donna in “Un destino su misura”

«E pensare che sei scappata da casa. Ma perché, poi? Ci sono tanti vantaggi ad andare d’accordo con i genitori». 

«Facile per te. Sei il maschio, così tanto desiderato da papà, l’erede al trono – Martina disse quelle parole con enfasi unita a un certo astio – Di me non fregava niente a nessuno». 

 

Queste due frasi, pronunciate rispettivamente da Giorgio, il protagonista maschile, e Martina, sua sorella e protagonista femminile, mettono fin da subito in chiaro l’abisso che li divide.

Martina Ravasi rappresenta la donna che combatte quello che sembra essere il suo ineluttabile destino all’interno di una famiglia tradizionale.

 

La famiglia Ravasi si è infatti sempre considerata una famiglia normale, all’interno della quale tutto si svolge secondo uno schema già scritto:

  • Il padre è il capofamiglia;
  • La madre è casalinga;
  • La villetta è simbolo di status piccolo borghese;
  • La famiglia deve rimanere molto unita;
  • Il maschio è il prediletto e l’erede dell’azienda paterna;
  • La figlia è destinata a studiare quanto basta per ottenere un lavoro senza particolari responsabilità;
  • Il suo obiettivo primario sarà quello di sposarsi in paese;
  • Il “diverso” è tenuto lontano dalla famiglia.

 

Martina trasgredisce a questo ordine prestabilito:

  • Abbandona al più presto la casa dei genitori;
  • Sposa un “diverso”, nel suo caso un immigrato nero, che diventa un intruso in una famiglia provinciale come quella dei Ravasi;
  • Va all’inizio a vivere in “un buco” in periferia che non le dà uno status sociale;
  • Si sceglie lei un lavoro al di fuori dagli schemi tradizionali che la gratifichi;
  • Si rende economicamente indipendente e ha successo.

 

Martina è dunque un simbolo di quella rivoluzione nel rapporto fra i generi che, si spera al più presto, dovrà avvenire anche in una società arretrata come quella italiana.

E intanto, come si svilupperà il suo rapporto con resto della famiglia?

Lo si saprà leggendo l’intero romanzo.

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